Prima dell'anno mille
|
|
|
… nella memoria del cuore porti quanto ieri hai vissuto; è, il passato, radici e semi dell'oggi che respiri … |
|
Origine del Nome
Esistono differenti ipotesi sull'origine del nome del paese. La traduzione dialettale , Bianzun, fa sospettare una derivazione da“Blandius”, nome proprio di persona di origine romana (linguisticamente ciò è spiegato dalla “zeta” sonora).
Bianzone si troverebbe infatti vicino a Stazzona, località nel comune di Villa di Tirano il cui nome deriva da un'antica statio romana, strategico posto di guardia per fronteggiare i Reto-Vennoneti. Lo stesso toponimo del vicino Boalzo avrebbe origini romane.
Altri studiosi di Valtellina fanno invece derivare il nome di Bianzone dal latino blandius, cioè piacevole, gradito, attraente, toponimo pienamente giustificato dalla posizione soleggiata e dal clima mite del paese.
Prima dell’anno mille
Il paese di Bianzone sembra vantare origini antiche.
La tradizione narra infatti che un tempo esso posava sul pendio poco lontano dalle prime case di Villa di Tirano, estendendosi verso ovest fino all'attuale chiesa di San Martino e che l'occupazione principale fosse già all'epoca la coltura della vite
a Bianzone, da sempre... si va alla vigna
Non si sa se il territorio di Bianzone fosse stato interessato da insediamenti in epoche preistoriche, ma sappiamo che la Valtellina era chiamata Retia e che Plinio il Vecchio, scrittore latino di origini comasche, scrisse che “i Reti provengono dalla stirpe etrusca e debbono il loro nome ad un antico condottiero, Reto, che li avrebbe guidati nella colonizzazione del territorio alpino.”
Sembra che gli antichi Romani, quando, nel 16-15 a.C., al tempo di Augusto, occuparono la Valtellina, trovassero già la coltura della vite sulle pendici della montagna, probabilmente importata da popoli precedenti come i Liguri e gli Etruschi, già nel terzo secolo a.C..
La disgregazione dell’Impero Romano d’Occidente, avvenuta nel 476, portò alle invasioni delle popolazioni germaniche.
Nel quinto secolo si colloca la prima diffusione del cristianesimo nella valle. La Valtellina e la Valchiavenna furono divise in pievi. Bianzone era compreso nella pieve di S.Lorenzo di Villa di Chiavenna.
Gli Ostrogoti e poi i Longobardi occuparono le valli Retiche (alcuni termini dialettali ancora in uso lo confermano).
Nel 774 Carlo Magno sconfisse i Longobardi e la Valtellina venne sottoposta alla dominazione franca.
Si racconta che, prima dell'anno 1000, il paese venne distrutto dal torrente Valle formando quel conoide di deiezione sul quale sorge oggi e in seguito ricostruito a ovest, in quelle che erano un tempo le case nuove (Ca-nova) e che oggi sono le più antiche del paese.(Vanda Cerveri)
case di Canova